lunedì 4 aprile 2011

La casa dei Rosmer

Rebekka: Credo che quanto è avvenuto oggi c'era da attenderselo. Rosmer: Non in questo modo ... Rebekka: Perché no? Rosmer: Me l'aspettavo che, prima o poi, la nostra bella amicizia sarebbe divenuta preda di chi tutto insudicia e fraintende; ma non che questo venisse da parte di Kroll. No ... pensavo che avremmo dovuto difenderci da gente ottusa e meschina, spinta a misurare ogni vicenda umana, con il metro della propria ignominia e, da costoro soltanto, credevo che fosse prudente proteggere il nostro segreto ... ma avevp torto . H Ibsen, La casa dei Rosmer, atto II

Nessun commento:

Posta un commento